Dati che mi riguardano è un’attività proposta ai ragazzi e alle ragazze coinvolte nel progetto Silence Hate. Agli studenti, divisi in gruppi, è stato chiesto di formulare delle domande, da porre ai loro compagni, riguardanti il tema dell’hate speech. Le domande sono state strutturate in modo da permettere risposte a scelta multipla, scelte tra quelle disponibili (es. sì/no, Italia/Spagna/Regno Unito, ecc…). I gruppi hanno appeso i fogli con le domande in classe e tutti hanno risposto con una crocetta alle varie domande.
Successivamente ogni gruppo ha raccolto i dati ottenuti e li ha rielaborati, cercando di comunicare i risultati dei loro sondaggi in forma di infografica. Come fonte d’ispirazione, è stato osservato insieme il libro Dear Data di Giorgia Lupi e Stefanie Posavec, e il lavoro di Matteo Moretti, designer, ricercatore e insegnante presso la Facoltà di Design e Arte alla Libera Università di Bolzano, da tempo impegnato nel campo del Visual Journalism.
Con l’utilizzo di penne, matite e acquarelli gli studenti hanno realizzato dei cartelloni con una rappresentazione dei dati raccolti, da mostrare a tutta la classe, in forma di infografiche.
Ecco alcune delle domande emerse:
Perché i bulli bullizzano?
Su quale social è più diffuso il cyberbullismo?
Hai mai assistito a un atto di bullismo a un tuo amico?
Ti hanno mai preso in giro per le tue caratteristiche fisiche?
In quale paese è più diffuso il bullismo?
I ragazzi e le ragazze hanno potuto ragionare su come si esegue una raccolta dati, sulla loro rielaborazione e su come fare a trasmettere i risultati in maniera visiva, chiara e immediata.
Guarda la documentazione dell’attività:
Attività ideata e sperimentata dal Centro Zaffiria.