Nelle scuole toscane abbiamo sperimentato un percorso di 14 ore volto alla realizzazione di brevi cortometraggi, in collaborazione con RUMI-Produzioni (SMARTLAB). Attraverso un approccio teorico-pratico, abbiamo cercato di fornire agli studenti e alle studentesse gli strumenti per conoscere e decodificare il linguaggio dei video, e allo stesso tempo sperimentarsi nella creazione di contenuti digitali per il contrasto al discorso d’odio online.
Nella prima parte abbiamo mostrato l’immagine della Piramide dell’Odio, chiedendo di pensare a episodi di odio online di cui sono stati testimoni. Queste situazioni sono state descritte su dei post-it, li abbiamo letti ad alta voce e collocati su un cartellone su cui è riprodotta la piramide, in corrispondenza del “gradino” nel quale si colloca l’episodio.
Prima di chiedere ai partecipanti di descrivere le proprie esperienze, abbiamo chiarito che i contenuti dei bigliettini sarebbero stati letti ad alta voce e abbiamo stipulato un “patto di anonimato” con il gruppo. Ciò vuol dire che tutti si sono impegnati a non cercare in alcun modo di capire chi è stato l’autore del messaggio e a rispettarne la privacy.
Sulla base dei racconti fatti dai partecipanti, abbiamo individuato le diverse tipologie di discorso d’odio (razzismo, sessismo, body shaming…) , che saranno il tema dei video e così si sono costituiti i gruppi.
Nella seconda parte del percorso abbiamo mostrato le 3 tipologie di video più diffuse in rete, con alcuni esempi: il tutorial, lo sketch, la video notizia, promuovendo una riflessione sulle differenze e le finalità dei vari prodotti. I gruppi hanno scelto la tipologia di video più utile per affrontare la tematica concordata e hanno cominciato a lavorare alla stesura del copione (BOX 2), rifacendosi alla struttura narrativa illustrata nel BOX 1.
Hanno quindi lavorato sulla trama del proprio video, definendo in dettaglio ogni scena del copione, dai costumi, ai dialoghi. Ogni componente del gruppo ha assunto un ruolo ben preciso (segretario di produzione, creativi, tecnici, costumisti). Abbiamo predisposto gli apparecchi da usare per le riprese e si scaricate le applicazioni per il montaggio (noi abbiamo usato le app gratuite iMovie e Kinemaster).
I partecipanti hanno realizzato le riprese video, inizialmente sotto la guida dell’animatore, poi una volta acquisita una certa dimestichezza, hanno eseguito il resto delle riprese in maniera autonoma.
È arrivato così il momento della post produzione: montaggio e finalizzazione dei prodotti. Occuparsi anche di questa fase costituisce un importante spunto di riflessione su come sia possibile intervenire sul girato e manipolare contenuti video a posteriori.
Infine ci siamo ritagliati un momento conclusivo del percorso per rivedere insieme i video.
Ecco uno dei video realizzati al Liceo Copernico di Prato:
Nel canale youtube di Cospe Onlus sono pubblicati gli altri video realizzati al Liceo Machiavelli Capponi e dell’Istituto Alberghiero Saffi di Firenze.